Venturino Venturi Mater
La mostra “Venturino Venturi mater”, inserita nel programma delle celebrazioni per il Seicentenario dell’Istituto degli Innocenti – promossa dall’Istituto e dal Comune di Firenze in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore -, si sviluppa in tre prestigiose sedi e racconta un lungo lavoro di indagine dell’artista che esplora e alterna tecniche, materiali e stili concentrandosi sulla ricerca della profondità e dell’autenticità espressiva.la sala Penelope di Palazzo Vecchio e la Sala delle Cantorie del Museo dell’Opera del Duomo ospitano le opere che Venturino Venturi ha dedicato a un tema caro all’artista, sin dagli albori della sua maturità umana e artistica: il tema della maternità, frutto di una ricerca che parte dall’osservazione del dato quotidiano per poi risalire fino ai suoi significati ancestrali di rinnovamento e rinascita.
La mostra, curata da Lucia Fiaschi, Stefano Filipponi e Antonio Natali, è stata inaugurata il 21 febbraio 2019 e si concluderà il 19 maggio prossimo.
“Questa mostra ci dà l’occasione di celebrare due anniversari, ovvero il centenario della nascita nel 1918 di Venturino Venturi e i sei secoli della fondazione dell’Istituto degli Innocenti nel 1419 – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – riflettendo su un tema, la maternità, in un luogo ideale perché qui da sei secoli ci si occupa di accogliere, accudire, educare e far crescere i bambini. L’esposizione dà anche la possibilità di soffermarsi sui valori universali e gli archetipi della maternità, le opere di Venturino Venturi sono messe in relazione e in dialogo con i lavori degli artisti del passato che hanno rappresentato gli ideali e la “cultura dell’infanzia” che dovevano guidare le attenzioni di chi quotidianamente si occupava dei bambini. Visitare questa mostra, allestita negli spazi del Museo degli Innocenti ci spinge a pensare alla maternità in tante diverse declinazioni, nei diversi significati legati alla cura dei più piccoli e all’investimento di sensibilità, attenzioni ed energie in favore del rispetto dei loro diritti e del loro futuro. Questa iniziativa culturale si inserisce nel programma del nostro Seicentenario, che sarà ricco di incontri, convegni, mostre, spettacoli, è il primo grande evento dopo la cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni che si è tenuta dieci giorni fa alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
“L’esposizione di Venturino Venturi – spiega Giovanni Palumbo, direttore generale dell’Istituto degli Innocenti – introduce una importante novità grazie a un accordo nato da una proficua collaborazione tra l’Istituto degli Innocenti e l’Opera di Santa Maria del Fiore: infatti per la prima volta è previsto un biglietto unico (intero 18 euro, ridotto 6 euro) per entrare al Museo degli Innocenti e al Museo dell’Opera del Duomo. L’Istituto degli Innocenti e l’Opera di Santa Maria del Fiore avviano con questa iniziativa una nuova collaborazione che ha come scopo quello di promuovere le identità storiche e i patrimoni culturali delle due istituzioni e di dare visibilità alle attività del presente. Siamo oltremodo contenti di aver potuto realizzare, nell’anno del Seicentenario dell’Istituto, questa mostra che si avvale di un progetto condiviso da tre importanti istituzioni della nostra città quali l’Istituto, il Comune di Firenze e l’Opera di Santa Maria del Fiore”.
La proposta del biglietto congiunto ha validità dalla data di inaugurazione della mostra fino al 31 dicembre 2019. Il biglietto è venduto alle biglietterie dei due musei, è di tipologia open (data e fascia oraria aperta) e ha validità 72 ore dal primo ingresso in uno dei due musei.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini (special supporter), partner della proposta educativa del Museo degli Innocenti e de La Bottega dei Ragazzi, e di CONstruire srl, con il coordinamento organizzativo di MUS.E.
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