Il percorso di visita del Museo inizia con la sezione storica, che presenta la storia dell’Istituto degli Innocenti, legata alle vicende generali dell’assistenza in Italia, e il racconto della vita quotidiana all’interno degli Innocenti.
La visita è introdotta da due contenuti multimediali, che presentano il sistema dell’assistenza presente a Firenze all’inizio del Quattrocento, per spiegare l’eccezionalità degli Innocenti che per la prima volta offrono un luogo di assistenza dedicato unicamente ai bambini abbandonati, e l’evoluzione del complesso monumentale, per dare al visitatore dei punti di riferimento rispetto alla lettura dell’edificio attuale.
Viene poi raccontata, principalmente attraverso opere d’arte, la storia dell’istituzione fino al 1875, anno in cui cessa l’abbandono anonimo dei bambini. Il percorso prosegue con la narrazione della vita quotidiana di nocentine e dei nocentini, raccontando prima le forme dell’assistenza comuni a tutti i bambini e poi i percorsi di vita di sessanta bambini ricostruiti tramite i documenti raccolti nell’Archivio storico degli Innocenti.
In 140 piccole teche sono contenuti i segni di riconoscimento ottocenteschi, piccoli oggetti di tipologie molto varie: medaglie, monete, anelli, fermagli, santini, piccole croci, chicchi di rosario,di vetro colorato, bottoni, pezzi di stoffa che spesso venivano lasciati con i bambini, per permettere un eventuale futuro loro riconoscimento da parte dei genitori.
Le biografie, selezionate e ricostruite in anni di ricerca, sono presentate in quattro schermi touch posti accanto all’esposizione dei segni di riconoscimento. Per ogni bambino il visitatore trova la biografia, un approfondimento storico legato a un tema presente nella singola biografia e dei documenti digitalizzati, che sono stati trascritti e che possono essere letti direttamente con una lente di ingrandimento digitale che raccontano dei bambini accolti nell’Ospedale tra il 1419 e il 1875.
Si inizia con Agata Smeralda, la prima bambina arrivata agli Innocenti il 5 febbraio 1445, e si finisce con Ultimo Lasciati, l’ultimo bambino accolto prima della chiusura della finestra ferrata la notte del 29 giugno 1875.
Il percorso storico si conclude con la presentazione dell’ultimo quarto dell’Ottocento (1875 -1900. Da Ospedale a brefotrofio) che racconta la modernizzazione dell’istituzione dopo la chiusura della finestra ferrata, documentata nel 1900 da una eccezionale campagna fotografica commissionata alla Ditta Giacomo Brogi, per presentare l’istituzione all’Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Queste immagini sono presentate in due installazioni, che permettono di immergersi negli spazi e vedere i volti delle persone fotografate e danno ai visitatori anche modo di sfogliare degli album digitali e esplorare le diverse foto per scoprire i diversi aspetti dell’istituzione nell’anno 1900.
Il percorso termina con la storia degli Innocenti nel Novecento, raccontata attraverso materiale di archivio e testimonianze in prima persone raccolte attraverso video interviste. Per arrivare infine a descrivere cosa è l’Istituto oggi, Azienda pubblica di servizi alla persona impegnata a promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, come sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, attraverso attività di gestione di servizi educativi e di accoglienza, formazione, ricerca, documentazione in favore degli enti chiamati a elaborare e migliorare le politiche rivolte a infanzia e adolescenza.